L'attualità - fatta di politica, cultura, curiosità, sport e viaggi - vista da chi ha trent'anni o si aggira in quei dintorni. Va da sè che i dintorni, come le opinioni e un sacco di altre cose, sono del tutto soggettivi
sabato 26 marzo 2011
- Il discorso del Re -
Miglior Film, Miglior Attore Protagonista (Colin Firth), Miglior Regia (Tom Hooper), Miglior Sceneggiatura Originale (David Seidler); quattro statuette meritate per un film davvero ben fatto.
In un'epoca storica difficile, quella della dominanza Hitleriana e delle incertezze europee, il film focalizza il rapporto fra il balbuziente Berty (il futuro nuovo sovrano Giorgio VI) e il logopedista Lionel Louge, interpretato da un bravissimo Geoffrey Rush. Un rapporto che cresce al crescere del film e che si fa sempre più stretto grazie alle curiose tecniche di Lionel e ai preziosi consigli delle rispettive mogli.
La ruota della storia porta alla morte del saggio Re Giorgio V e all’abdicazione di Edoardo VIII, il fratello maggiore di Berty, causa rapporti amorosi con una donna sposata.. L'incoronazione a Westminster Tocca quindi al personaggio interpretato da un Colin Firth, meritatamente premio oscar, accompagnato dal suo insostituibile logopedista.
Tra il serio e l'ironico la sceneggiatura corre alla meta: il discorso proclamato via radio dal Re per motivare e spiegare l’entrata in guerra della Gran Bretagna.
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