martedì 18 ottobre 2011

- Le ragioni della piazza, le esigenze del Palazzo -

Parigi, piazza Cibeles e Puerta del Sol a Madrid, piazza della Catalogna, Cile, Messico, New York, Washington, Londra, Berlino, ma anche Tokyo, Sydney, Hong Kong.. manifestazioni ovunque: 950 eventi organizzati in 80 paesi diversi.

Due semplici riflessioni. La prima: le ragioni della protesta - "l'indignazione contro lo strapotere della finanza, la disoccupazione dilagante e l'incapacita' della classe politica ad affrontare la crisi" - hanno trovato asilo in ogni dove. E' chiaro che allo stato attuale delle cose il cinema non potrà duarare ancora molto: paesi e posti di lavoro che saltano come pop-corn rendono stridente l'inadeguatezza di chi abita la politica rispetto alle problematiche che riguardano il vivere quotidiano di sempre più persone.
Se a ciò aggiungiamo la risposta del Governo che immediatamente dopo aver incassato la fiducia numero 51 nomina due viceministri - Misiti e Polidori (la ricordate? eccola qui..) - e un sottosegretario, Galati, la gente ha tutto il diritto (dovere?) di incazzarsi e sentirsi tirata per i fondelli.

La seconda: tutto il mondo scende in piazza e protesta, solo a Roma succede il finimondo. I quotidiani del 16 ottobre annunciavano il pericolo incidenti e gli stessi quotidiani il 17 si stupivano degli incidenti avvenuti. Come possono succedere solo da noi queste cose? E' comodo permettere che ogni protesta venga delegittimata permettendo la commistione fra gente comune e delinquenti che si pongono all'esterno del sistema democratico o veramente siamo un paese sfacciatamente incapace a tutelare la nostra sicurezza interna?
Le immagini di Roma sono sconvolgenti in entrambi i casi e a nulla servono le "condanne unanimi" del giorno dopo.

1 commento:

  1. Media schiavi del potere ... l'ho dicevo anche a mia moglie domenica sera : ....non mi fiderei troppo dei 10 minuti di servizio dedicati agli scontri ed un 30 secondi a quelli pacifici ....

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