Il lunedì, come la maggior parte degli italiani, parliamo di calcio.
La Juve, diretta da un Andrea Pirlo tirato a lucido, cala il poker nel nuovo stadio (bellissimo, speriamo apra la via anche per altre squadre). Il Parma è sembrato fin troppo remissivo, ma i bianconei hanno dominato per novanta minuti in ogni zona del campo.
Milan e Lazio hanno dato spettacolo per un tempo. La Lazio conferma i pronostici che la danno come una delle squadre più attrezzate per arrivare nelle prime posizioni. Klose, Cissè ed Hernandes sono bocche da fuoco di primissimo livello. Il Milan è quello dello scorso anno, squadra in grado di rimontare uno 0 a 2 in pochi minuti. Certo il Pirlo visto ieri è ben altra cosa rispetto ad Aquilani.
Il Napoli dimostra di essere squadra tosta e concreta (mercoledì la prova del nove contro i ragazzi di Mancini) mentre la Roma spagnola perde ancora.
La sorpresa arriva da un Inter naif che commette errori incredibili. Il Palermo poteva segnare ben più dei 3 gol realizzati. Difesa e centrocampo hanno sbagliato i movimenti previsti dal nuovo schema, Zarate è stato sostituito dopo 30 minuti e tutta la squadra è sembrata in confusione.
Gasperini è già sulla graticola (ma si sapeva ancor prima di ingaggiarlo che il tecnico piemontese avrebbe giocato con il 3-4-3): avrà vita lunga?
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